Cresciuto artisticamente tra le Marche e le province di Pavia e Milano, Giuseppe Novelli ha seguito le impronte della tradizione italiana (Fossati, Bennato, Testa) e straniera (Counting Crows, Kent), per poi decidere di proporre la propria voce, intima e dal taglio inconfondibile.

I brani del cantautore marchigiano offrono arrangiamenti rotondi e curati che sottolineano l’importanza non certo relativa dei testi.

Accompagnato da una band romagnola multigenere ed affiatata, Giuseppe calca i palchi con passione e calore. I due album “Giuseppe Novelli” ed “Aberdeen” testimoniano una vocazione per la melodia mentre si accendono i ritmi sulle parole mai casuali o ridondanti.

Gli esordi e i primi riconoscimenti artistici

Giuseppe Novelli, nato a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1976, inizia a studiare musica dall’età di 10 anni presso l’Istituto musicale “Vivaldi” di San Benedetto, conseguendo il diploma di solfeggio e l’accesso al diploma di 4° anno di tromba. Ben presto inizia la propria attività canora ed autorale con il gruppo “Foglie sparse” che dal 1993 al 1997 acquisisce una certa notorietà lungo tutto il litorale abruzzese e marchigiano.

In questo periodo raggiunge i primi riconoscimenti artistici da parte di Max Gazzè (in qualità di bassista di Daniele Silvestri) e dello stesso Daniele Silvestri, che ha occasione di conoscere alla serata finale del concorso nazionale di corti “Videojeans” 1997, in cui gli era stato affidato il concerto di apertura-spalla. Già nel 1995 aveva partecipato col brano “tempo…” del cantautore Fulvio Silvestri alla compilation “Fuori dal Comune” di San Benedetto del Tronto.

Gli Indàlo e il periodo lombardo

Nel 1998 si trasferisce per motivi di studio a Pavia dove ben presto fonda il gruppo “Indàlo”, dalla spiccata verve rock-cantautorale. Con questa formazione produce un primo demo dal nome “Indàlo” nel 1999 che viene apprezzato e trasmesso dalle emittenti locali come Radiopavia.

Nel 2001 raggiunge le finali regionali Lombardia di Rock targato Italia e si esibisce in tutta la Lombardia.

Nel 2002, assieme alla discussione della tesi di laurea in Medicina e Chirurgia, vince il concorso regionaleThe jailhouse rock festival” e si esibisce al castello Visconteo di Pavia.

L’esordio cantautorale

Dal 2003 il gruppo Indàlo si scioglie e Giuseppe intuisce l’importanza di un approccio più cantautorale ai suoi brani, rinnovandosi ed iniziando ad esibirsi come cantautore, sostenuto dai suoi musicisti storici; è in questi anni che viene prodotto il secondo demo “parecchioacustici” ed inizia un’attività live più acustica e ricercata, che gli consente l’approdo a locali come “Il caffè letterario di Bergamo” o “Le trottoir” di Milano, oltre al consolidamento del live acustico presso palchi già calcati con gli “Indàlo” come “Spaziomusica” di Pavia ed il “Totem” di Milano.

Nel 2006 si classifica terzo al concorso “Biellafestival” con il brano “Foglie sparse” e riceve l’apprezzamento del giornalista e critico musicale Enrico Deregibus.

Il primo disco solista

Nel 2007 nasce il progetto di un primo album e nel 2008, dopo il conseguimento del diploma di specializzazione in Chirurgia Generale, inizia la registrazione presso “CasaMedusa” di Milano ed “Orovivo studio” di Gatteo (RN).

Dopo una parentesi nel Regno Unito, Giuseppe ultima la registrazione delle voci ed esegue il mastering al “Mulino del Callone” di Edoardo Magoni a Pisa.

Nel Marzo 2010 la presentazione del primo disco “Giuseppe Novelli” presso il locale “Spaziomusica” di Pavia ha un successo inaspettato ed inizia un minitour in vari locali lombardi ed emiliani. Nello stesso anno partecipa alla registrazione della compilation “A day in the life”- in memoria di John Lennon nel 30° anniversario della morte, in cui si cimenta in una interpretazione “psichedelica” di “I am the walrus”.

Rimini & Aberdeen

Nel Giugno 2010 Giuseppe si trasferisce come chirurgo generale e d’urgenza presso l’ospedale “Infermi” di Rimini. Nonostante la distanza e le problematiche logistiche persevera nel provare con gli amici musicisti storici ed intraprende una serie di iniziative votate al live acustico che lo vede al Pikidi Arte di Cremona nel mese di aprile 2011.

In concomitanza con la frequentazione dell’associazione l’ARCO di Rimini inizia la stesura e la registrazione di un nuovo disco. Nel mese di Gennaio 2012 nasce il secondo album “Aberdeen”, registrato presso le Officine Meccaniche di Milano. La presentazione del disco, avvenuta a febbraio 2012 al Teatro degli Atti di Rimini viene accolta dalla popolazione e dalle autorità locali con una piena partecipazione e con notevoli apprezzamenti. Il Cd Aberdeen è successivamente ristampato e si susseguono numerose nuove esibizioni in vari locali della costiera romagnolo-marchigiana, (Kontiki, Brevevita video bar…).

Per la serata conclusiva del Buskers festival di Grottammare (AP), 19-21 luglio 2013 Giuseppe viene scelto come ospite finale.

Attualità e progetti per il futuro

Grazie all’incontro con forti personalità musicali romagnole, nel 2014 Giuseppe fonda una nuova band ed i suoi brani si arricchiscono di sonorità analogiche e percussioni. E’ con questa impronta rock cantautorale che da il via ad una serie di esibizioni in locali come “I cerchi nel grano” a Rimini o in provincia di Livorno nell’estate 2014.

La collaborazione artistica con gli amici della rock band “Superteens” porta alla registrazione nel mese di ottobre 2014 dell’inedito “Divise”.

Nuovi pezzi in testa e nell’aria fanno presagire la registrazione di un nuovo album…

Nessun Concerto in Programma

Concerti Passati

05/30/2014 Poggio Berni
10/18/2008 Pavia, ITA

Sulla Metro

Quello li mi guarda con troppa insistenza.

Quegli occhi mi penetrano come una lama, sembra voglia divorarmi.

Alzo il volume del lettore mp3, piego la testa mentre il rumore della metro si fa più assordante (sono a metà circa della tratta). Rialzo timidamente gli occhi e lui è ancora li, fisso, mi guarda.

Ora basta, vado a chiedergli cosa ha da guardare, non sono certo una che si fa intimidire da uno sconosciuto.. aspetta, no, meglio ignorarlo, io sono sola e qui dentro non vedo nessuno che possa prendere le mie difese, dovesse rendersi necessario.

Mi sposto, con evidente sorpresa della mia anziana vicina, proprio mentre questa, signora perbene e di buongusto, mi fa notare l’abbigliamento un po’ bizzarro del nostro dirimpettaio, scarpe da tennis e giacca scura.

Anche la carrozza adiacente è semivuota ma almeno ho preso le distanze da quel tipo sospetto. Ormai è troppo lontano perchè possa ancora fissarmi.

Ormai sono quasi arrivata.

Abbasso il volume del lettore dato che il rumore esterno si è ridotto e mi avvicino alla porta scorrevole. Anche il tipo losco si alza e si dirige verso la porta della sua carrozza. Ora non mi fissa più, ha in mano un cellulare.

Io apro la borsetta, prendo lo specchietto e mi sistemo i capelli, poi un filo di fondotinta e di rimmel, appoggiata al palo davanti alla porta della metro che sta per aprirsi. bastano solo 3 secondi e Jessica potrà essere fiera di me, la sua sorellina.

Lei sarà di certo in gran forma per l’imminente matrimonio ed io non voglio essere da meno. Poi ha detto che forse sarebbe arrivata col mio futuro cognato, per farmelo finalmente conoscere, ed io voglio fare e farle fare una bella figura.

Si apre la porta della metro, tolgo gli auricolari come una diva di Hollywood, mi dirigo verso l’uscita e vedo Jessica, che mi sorride.

Ma prima che io sia abbastanza vicina per poterla salutare vedo il tipo losco della metro saltarle alle spalle, coprirle gli occhi da dietro eppoi lei, girarsi di colpo ed esplodere in un abbraccio profondo. Tonfo.

Arrivo trafelata, ”ciao Jessica, sei bellissima!”

“Ciao sorellina, sembri una diva! ho il piacere di presentarti Ibrahim, il mio futuro marito.”

“Ciao, che piacere conoscerti! Ma, non eri anche tu nella metro? “

“Ehm…si, somigli molto a tua sorella ed ho pensato di venire a chiedertelo ma poi ho immaginato

che avrei potuto spaventarti e allora…”

“ma figurati! E’ un piacere conoscerti.”

“Ecco, manca l’ultimo del gruppo, Riccardo, il mio testimone, ma dov’è?

Si eccolo, eccolo li!! Quello con la giacca scura e le scarpe da tennis!”

Sabato

Ci sono giorni che sembrano inutili,

fermi a rappresentare una non appartenenza

Ci sono minuti che sembrano indelebili,

incastonati nel cuore della memoria.

Ci sono istanti che possono sconvolgere i pensieri.

Non so scegliere i più pericolosi

Notti d’Agosto

Se è finito il tempo di lavorare

e ho bevuto l’ultima goccia dalla bottiglia degli alibi,

se ogni singolo verso su questo schermo non è per cantare

e questa neve si poggia in silenzio ai caraibi

E’ perché non so cercare,

perché cercarti è come navigare,

ciechi .

Oggi non sento che un martello picchiare

sulle bugie confezionate a festa dagli alibi,

oggi è come un campo di fiori da concimare

e spargo semi di sogni ai caraibi

E’ perché non ti posso trovare,

perché trovarti è un po’ come sospendere,

ciechi,

una danza fedele, compagna e beffarda.

Un desiderio d’Amore

Saremo Pronti

Saremo pronti a condividere

a limitare il gioco del tempo

Saremo svegli per sorridere

senza confondere il  viaggio con un sonno profondo

 

Saremo forti per sostenere

Il peso dei dubbi e delle paure

Saremo puliti e vestiti di toppe

Ricucite a festa con fili di albe scure

 

Saremo atletici ed allenati

Ad ascoltare i suoni e a dissipare parole

Che allontanano dal vero, possono tradire

Sorte come automi dalle fucine del dolore

 

Saremo ciò che siamo

E siamo sempre stati

Per l’angolo  più distante di un cassetto vecchio

Ove lasciate sempre, per tutti, un raro fiore.

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